FORI IMPERIALI
L’area compresa tra il Campidoglio, il Palatino e il Quirinale è stato protagonista di un grande intervento d’illuminazione e valorizzazione progettato dal maestro Vittorio Storaro, vincitore di tre premi Oscar per la fotografia con capolavori come “Apocalypse Now”, “Reds” e “L’ultimo Imperatore” e dall’architetto Francesca Storaro che ha realizzato anche il progetto illuminotecnico.
Nell’illuminazione dei Fori Imperiali sono stati utilizzati solo apparecchi con tecnologia LED e in particolare il progettista ha individuato nei corpi illuminanti ERCO gli strumenti idonei alla realizzazione dell’ideazione luministica.
Le sorgenti LED sono dimmerabili e sono quindi perfetti per adattare i livelli di luminosità necessari per creare gerarchie percettive e programmare differenti scenografie luminose.
A tal fine tutti i proiettori sono dotati di alimentatori dimmerabili DALI o di dimmer a taglio di fase gestiti da un sofisticato sistema di controllo progettato da HELVAR che permetterà di regolare con assoluta precisione l’intensità luminosa degli apparecchi a LED. Questi possono essere dimmerati con continuità dal 100% all’1% senza nessuna variazione percepibile sulla tonalità della luce o sulla resa cromatica.
Ogni singolo Foro avrà una sua centralina di gestione separata posta in un locale interno.
I tre impianti fanno capo ai Digidim Router 910 di Helvar che, attraverso i bus DALI, agiscono sugli apparecchi illuminanti, controllati, sempre via DALI, da dimmer.
I tre sistemi sono connessi, tramite rete internet, ad un sistema informativo centralizzato che fa capo ad una control room, dove i facility manager possono svolgere le operazione di controllo e manutenzione e agire sulla scenografia luminosa preimpostata per esigenze straordinarie di illuminazione.
Tutto l’impianto è collegato a un orologio astronomico che, al tramonto, attiva automaticamente la scenografia programmata e ingegnerizzata per esaltare, con accenti e note luminose, le caratteristiche architetturali dei fori e soddisfare le richieste e le esigenze del lighting designer.